
Ti è stata fatta la diagnosi di prostatite? Oppure soffri di dolori durante i rapporti sessuali? O avverti un frequente bisogno di urinare? E ancora, ti capita di avvertire un dolore che si irradia ai testicoli, all’inguine oppure al glande?
Se hai risposto “sì”, forse fai parte di quegli uomini che soffrono di prostatite, cioè l’infiammazione della prostata, una ghiandola maschile che assume un ruolo importante nella funzione riproduttiva. Questo problema può colpire indifferentemente uomini giovani o avanti con l’età ed è un disturbo purtroppo particolarmente fastidioso.
In questo articolo ti spiegherò prima cos’è la prostatite e quali sono i suoi sintomi, poi, come naturopata, ti illustrerò alcune soluzioni che sono risultate efficaci nella mia pratica e che possono aiutarti se soffri di questo disturbo.
Cosa è la prostata
Prima di tutto qualche informazione sulla prostata, una ghiandola presente solo nell’apparato genitale maschile, dalla forma e grandezza simili a quella di una castagna, con la base in alto e l’apice in basso. Più precisamente la prostata si trova tra la vescica e i muscoli perineali, che chiudono l’addome in basso, ed è attraversata dall’uretra, un canale che convoglia l’urina dalla vescica verso l’esterno.
A cosa serve la prostata, potresti chiederti? Questa ghiandola concorre alla funzione riproduttiva in quanto, a ogni eiaculazione, il 40% dello sperma proviene da qui. La prima emissione del liquido seminale è composta quasi esclusivamente dalla secrezione della prostata, le successive sono ricche di spermatozoi e l’ultima di secrezioni provenienti dalle vescicole seminali, ghiandole a lato della prostata.
Inoltre la prostata ha il compito di produrre alcuni ormoni sessuali (androgeni, estrogeni).
I sintomi della prostatite
Quando la prostata si infiamma i sintomi sono differenti, in base al fatto che si tratti di:
- una prostatite acuta, cioè che si manifesta in episodi isolati
- una prostatite cronica, cioè che si ripresenta periodicamente. Molto spesso, la prostatite cronica è la conseguenza di una prostatite acuta curata male.
Prostatite acuta
Se l’infiammazione della prostata è in fase acuta compaiono brividi, aumento della temperatura corporea, bisogno frequente di urinare associato a bruciore più o meno intenso.
Inoltre, spesso sono presenti dolori durante i rapporti sessuali e durante la defecazione, nonché una tensione dolorosa della vescica associata alla comparsa di contrazioni
Prostatite cronica
Se l’infiammazione della prostata è cronica la sintomatologia è subdola e variabile. Alcuni malati non lamentano disturbi particolari e, per questo motivo, può anche non essere riconosciuta. Tuttavia, la maggior parte delle persone che ne soffre lamenta dolore di lieve entità, spesso irradiato ai testicoli, all’inguine oppure al glande, senso di peso, e frequente bisogno di urinare, anche di notte.
Le cause dell’infiammazione della prostata
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Sono svariate le cause che possono portare la prostata a infiammarsi. Ecco le principali:
- La prostatite può essere causata dall’aggressione di particolari microrganismi, in genere da batteri e, in rarissimi casi, anche da virus oppure da protozoi (organismi unicellulari).
- I batteri più spesso coinvolti sono l’Escherichia coli, la Neisseria gonorrhoeae, la Chlamydia trachomatis, il Mycoplasma hominis, l’Ureaplasma urealiticum e lo Streptococcus faecalis.
- Il virus che più di frequente può provocare una prostatite è il Papillomavirus umano, mentre tra i protozoi, quello che si riscontra maggiormente è il Trichomonas vaginalis.
Spesso l’infiammazione della prostata è proprio la conseguenza del passaggio di microrganismi attraverso le feci che ristagnano nell’ultima parte dell’intestino, soprattutto in chi soffre di stitichezza.
- Tra le cause importanti di prostatite c’è anche uno stile di vita scorretto, per esempio con:
- abitudini sedentarie;
- una vita sessuale irregolare e il coito interrotto, un metodo contraccettivo (per niente sicuro) per cui, durante il rapporto sessuale, l’uomo ritrae il pene dalla vagina prima di raggiungere l’orgasmo e, quindi, di eiaculare;
- l’abuso di cibi speziati e di bevande alcoliche, che hanno un ruolo determinante nel processo infiammatorio della prostata.
- Anche le alterazioni anatomiche, come un restringimento del diametro dell’uretra tipico dell’ipertrofia prostatica o una ridotta elasticità del collo della vescica, possono determinare un reflusso di urina dall’uretra alla prostata e provocarne l’infiammazione.
- Infine l’infiammazione della prostata può comparire come conseguenza dell’inserimento di un catetere nell’uretra. Questo strumento – oltre a irritare l’uretra, rendendola più vulnerabile all’aggressione dei germi – può essere anche contaminato da batteri.
Come si scopre la prostatite
Oltre a valutare i sintomi riferiti, per una diagnosi corretta di prostatite bisognerà sottoporsi ad alcuni accertamenti. Vediamoli.
L’esame completo delle urine
Questo esame comprende il rilevamento dei principali caratteri fisici dell’urina (aspetto, colore e densità) e le ricerche chimiche per individuare la presenza e la quantità di sostanze che, in situazioni normali, dovrebbero risultare assenti (per esempio, un’eccessiva quantità di zuccheri o proteine, che possono indicare un’infiammazione della prostata in corso).
L’urinocoltura
Serve a individuare la quantità di germi pericolosi presenti nelle urine. E’ un esame che permette sia di diagnosticare un’infezione delle vie urinarie e dell’apparato genitale, sia di individuare il tipo di germe che l’ha provocata.
La spermiocoltura
Si effettua sul liquido seminale per identificare la causa della prostatite. E’ un esame più specifico dell’urinocoltura, in quanto circa il 40% del liquido seminale è prodotto dalla prostata. In alcuni casi, si può effettuare una coltura anche sul secreto prostatico, ottenuto dopo un massaggio della prostata (test di Stamey).
Il tampone uretrale
E’ utile per scoprire la presenza di microrganismi aggressivi nei confronti dell’apparato urinario e dell’apparato genitale.
Con questo esame, è possibile identificare germi “difficili”, come la Chlamydia trachomatis. Viene inserito un piccolo tampone nell’uretra dell’uomo e prelevata una minima quantità di secrezioni, che vengono poi analizzate.
L’ecografia
Indaga la struttura della prostata e di tutti gli organi vicini, per scoprire l’eventuale presenta di anomali aumenti di volume. Le immagini degli organi vengono trasmesse su uno schermo in tempo reale e lo specialista le legge, fotografando quelle più importanti.
L’osservazione dei sintomi
Sebbene esistano precisi esami diagnostici per scoprire l’eventuale presenta di una prostatite, è però molto utile anche fare attenzione ad alcuni sintomi comuni, come il bisogno di urinare più spesso del solito o la comparsa di dolore durante i rapporti sessuali.
La prostatite batterica acuta, la prostatite batterica cronica, la prostatite non batterica
Ecco alcune informazioni ancora più specifiche sull’infiammazione della prostata. La prostatite può essere infatti di più tipi. Vediamo le differenze
La prostatite batterica acuta
Questo tipo di prostatite è causata dall’aggressione di particolari microrganismi. Spesso compare come conseguenza dell’inserimento di un catetere nell’uretra, poiché questo strumento, oltre a irritare l’uretra, rendendola più vulnerabile all’aggressione dei germi, talvolta può essere contaminato da batteri.
La prostatite batterica è caratterizzata da comparsa febbre, brividi, difficoltà a urinare e ingrossamento della prostata. Se si sottopongono ad analisi, nelle urine vengono rilevati numerosi batteri e pus, e quest’ultimo è un chiaro segnale di infezione.
La prostatite batterica cronica
E’ la forma di prostatite che spesso si manifesta come conseguenza di ricorrenti infezioni delle vie urinarie (per esempio, cistite). E’ caratterizzata da dolore persistente all’osso sacro e sopra il pube, sensazione di indolenzimento ai testicoli, difficoltà a emettere l’urina (disuria), stimolo impellente e frequente a urinare. Nelle urine vengono individuati particolari batteri, quasi sempre l’Escherichia coli e la Klebsiella, responsabili anche delle cistiti.
La prostatite non batterica
E’ la forma di prostatite più frequente tra gli uomini giovani e sessualmente attivi per cui si sospetta possa essere trasmessa attraverso i rapporti intimi. E’ caratterizzata da indolenzimento dell’osso sacro, dei testicoli e del pube, difficoltà a svuotare la vescica, frequente necessità di urinare. L’esame delle urine non evidenzia la presenza di batteri bensì quella di leucociti (globuli bianchi), che sono cellule che vengono eliminate in grandi quantità attraverso le urine nel momento in cui nell’apparato urinario e genitale è presente un’infezione.
Le cause della prostatite non batterica non sono del tutto note, anche se alcuni studiosi ipotizzano possa essere causata dalla Chlamydia trachomatis, il microrganismo responsabile dell’uretrite, poiché in molti casi compare proprio in seguito all’uretrite.
La naturopatia e i rimedi naturali per la prostatite
L’infiammazione della prostata può essere affrontata con metodi dolci e naturali che agiscono in modo positivo su questa importante ghiandola maschile. Nel mio metodo di Naturopatia Oberhammer® i rimedi si basano su quattro azioni fondamentali:
- l’alimentazione
- i rimedi naturali
- la disintossicazione intestinale
- la ginnastica pelvica
Vediamoli meglio, per comprendere come agiscono beneficamente sulla prostata e come possono aiutarti se soffri di prostatite.
L’alimentazione per combattere l’infiammazione della prostata: la dieta che ti aiuta
Ecco alcuni importanti consigli che ti aiutano quando la prostata è infiammata.
- Evita gli alimenti speziati, per esempio i cibi che contengono pepe, peperoncino, o altre salse piccanti. In fase acuta evitare anche i cibi che contengono cipolla e aglio Anche i cibi salati non sono indicati perché peggiorano i fastidiosi disturbi della prostatite.
- Scegli cibi freschi e non elaborati. Privilegia la frutta, la verdura, i cereali integrali, i semi oleosi, specie quelli di zucca, l’olio extravergine d’oliva e pesci d’acqua fredda ricchi di omega-3 (salmone, tonno, sardine o sgombri).
- Evita un consumo eccessivo di insaccati, fritti e frutta secca, che possono causare un’acidificazione delle urine, peggiorando la situazione.
- Non consumare alcolici e superalcolici, vino e birra compresi, perché hanno un effetto negativo sulla prostata e possono sia scatenare che aggravare il disturbo. L’alcol causa acidificazione delle urine, peggiorando la situazione. Inoltre provoca disidratazione, un effetto particolarmente controindicato per chi soffre di prostatite.
- Elimina gli zuccheri raffinati e scegli solo quelli più sani come il miele.
- Riduci al minimo i cibi che possono aumentare l’acido urico, un prodotto del metabolismo delle purine (carne e pesce); se il livello di acido urico nelle urine è troppo alto, si possono formare dei cristalli dallo stesso acido urico che, accumulati nei tratti di reflusso o nella prostata, possono causare irritazione e infiammazione.
- Non eccedere con i succhi di agrumi perché possono avere un’azione irritante sull’uretra.
- Bevi circa due litri di liquidi al giorno – acqua, tisane o succhi di frutta – meglio se lontano dai pasti principali – così da diluire le urine e ridurre il loro effetto irritante sui tessuti infiammati.
- Elimina caffè, cioccolato, coca-cola, tè nero e le bevande gassate che possono causare irritazione o disidratazione.
- Le vitamine e i sali minerali più importanti per contrastare la prostatite sono la vitamina E (antiossidante che migliora il sistema immunitario), la vitamina C (antiossidante che aiuta nella guarigione), lo zinco (minerale che migliora l’integrità del tessuto prostatico e la sua capacità di prevenire le infezioni), il selenio (oligominerale che potenzia l’effetto della vitamina E).
I 5 migliori alimenti per una prostata in buona salute
- Semi di zucca: sono ricchi di fitosteroli e isoflavoni, che possono prevenire l’iperplasia prostatica benigna, una condizione che spesso è concomitante alla prostatite.
- Spinaci: contengono Vitamina E e beta-carotene, combinazione che può ridurre il rischio di problemi alla prostata
- Pomodori (crudi e soprattutto cotti): contengono licopene, un carotenoide importante per la protezione della prostata
- Soia, i cui principi attivi sono simili a quelli dei semi di zucca. Nei paesi asiatici, dove i prodotti di soia si mangiano più frequentemente, ci sono pochissimi uomini con problemi di prostatite o tumore alla prostata.
I rimedi naturali per la prostatite
La naturopatia offre diversi rimedi naturali che agiscono in modo dolce sulla prostata, aiutandola nei momenti di difficoltà. Questi rimedi possono essere assunti per affrontare in modo naturale la prostatite. L’obiettivo principale è quello di ridurre l’infiammazione e decongestionare la prostata.
Uva ursina (Arctostaphylos uva-ursi)
Uno tra i rimedi più indicati è l’Uva ursina: i principi attivi delle sue foglie le consentono di agire come antisettico e antinfiammatorio dell’apparato urinario e della vescica in caso di cistite, uretrite e prostatite. E’ inoltre utile per tutte le infezioni legate all’ipertrofia prostatica.
Uva ursina | La si può utilizzare come estratto secco titolato, alla dose consigliata di 3-4 capsule al giorno, da assumere preferibilmente lontano dai pasti con un bicchiere d’acqua nel quale sarà stato sciolto la punta di un cucchiaino di bicarbonato di sodio. Si prosegue per 15-20 giorni, si interrompe quindi il trattamento per un periodo di riposo e si ripete nuovamente secondo necessità. E’ disponibile anche in tintura madre: 30 gocce, in poca acqua, 3 volte al giorno, lontano dai pasti. |
Attenzione!
Per garantire l’efficacia del trattamento, è consigliabile assumere sempre piccole quantità di bicarbonato di sodio e seguire un’alimentazione ricca di vegetali.
Mai per troppo tempo
L’impiego di una pianta come l’Uva ursina può conferire all’urina una tipica colorazione bruno – verde. Non bisogna preoccuparsi perché si tratta di un fenomeno del tutto normale. È importante, invece, cercare di non utilizzarla per lunghi periodi e rispettare le dosi consigliate.
Dosi eccessive possono provocare, infatti, irritazioni allo stomaco e reazioni allergiche cutanee.
Se dovessero comparire effetti collaterali di questo tipo, bisogna sospendere immediatamente la cura a base di Uva ursina: in questo modo, tutti i sintomi, regrediranno rapidamente.
Altri rimedi naturali per la prostata infiammata
L’echinacea allieva i sintomi delle prostatiti batteriche, stimolando il sistema immunitario. Si prendono in tintura madre (dalle 20 alle 35 gocce in base alla concentrazione del rimedio) o incompresse 2-3 volte algiorno, dopo i pasti, per almeno 20 giorni.
In alternativa c’è il macerato glicerico di Vaccinum vitis idaea, per l’azione antinfiammatoria e antibiotica sulle vie urinarie. Si assumono 50 gocce disciolte in acqua, prima dei tre pasti, per 45 giorni.
In caso di bruciori
E’ indicato il rimedio omeopatico Cantharis se l’infiammazione è accompagnata da bruciore intenso, desiderio frequente di urinare, mentre Staphysagria è indicata per difficoltà nella minzione con bruciore e sensazione di vescica mai vuota.
Le dosi sono di 3 globuli alla 9 Ch tre volte al giorno, 20-30 minuti prima dei pasti, sciogliendoli sotto la lingua.
Come sostegno della prostata
Il tè verde perché contiene epigallocatechina gallato, sostanza che ha effetti positivi sulla salute della prestata.
La soia è ricca di fltosteroli e isoflavoni, principi attivi che prevengono le infiammazioni.
Tisana per la prostatite
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Per aiutare la prostata a disinfiammarsi si può ricorrere a questa tisana. E’ anche un modo positivo di introdurre liquidi nel corpo, che porta a bere, elemento fondamentale in caso di prostatite. La tisana è utile anche in caso di infiammazione della vescica.
Composizione
- Gramigna rizoma g 15
- Uva ursina foglie g 10
- Mais stimmi g 15
- Equiseto somm. aerea g 10
- Verga d’oro somm. fior. G 15
- Frassino foglie g 15
Preparazione
Portare a bollore 200 – 250 ml di acqua quindi versarvi un cucchiaio raso di miscela di piante. Coprire il recipiente con un piattino in modo da non disperdere i vapori. Dopo 12 minuti filtrare e bere appena il preparato diventa tiepido.
Attenzione: il liquido che si forma sul piattino durante l’infusione non va eliminato ma va scolato nell’infuso stesso, perché ricco di oli essenziali volatili dalle proprietà terapeutiche.
Posologia
Tre tazze al dì, lontano dai pasti.
Le precauzioni riguardo ai rimedi naturali
- I dosaggi sono indicativi per persone che non fanno uso di farmaci e non soffrono di allergie.
- Acquista i rimedi da fonti sicure. Spesso in internet vengono proposti prodotti senza nessuna certificazione. La farmacia, o parafarmacia, o erboristeria di fiducia possono aiutarti. Oppure fai acquisti sul web solo da siti certificati. Io personalmente, nella mia pratica naturopatica, valuto le schede tecniche dei prodotti sempre con la massima attenzione.
- Considera che esistono i prodotti multicomplessi, che possono contenere più sostanza insieme: se ben formulati, con la giusta titolazione di principi attivi, sono terapeuticamente validi.
- Chiedi sempre il parere al tuo medico, se decidi di usare qualsiasi rimedio naturale, specialmente per evitare interazioni con eventuali altri farmaci utilizzati, o per escludere eventuali allergie.
I consigli di stile di vita
Per prevenire la comparsa della prostatite e per accelerarne la guarigione, si possono seguire alcune semplici regole di comportamento che possono aiutare a prevenire o a guarire la prostatite.
Proteggersi durante i rapporti sessuali
La regola più importante per prevenire le infezioni durante i rapporti sessuali è usare il profilattico, soprattutto quando si tratta di partner occasionali. Inoltre, è importante lavarsi con cura dopo ogni rapporto, facendo attenzione, però, a non utilizzare prodotti aggressivi, per non alterare l’equilibrio della mucosa dei genitali. Per evitare di trasmettersi l’infezione, mentre si segue una cura contro la prostatite, è meglio astenersi dai rapporti sessuali per cinque o sei giorni, oppure usare sempre il profilattico.
Evitare alcuni sport
Fare lunghe camminate, evitando però di compiere sforzi eccessivi, e non praticare sport come il motocross, il ciclismo e l’equitazione, perché ripetuti traumi meccanici al perineo, cioè alla zona compresa tra i testicoli e l’ano, possono infiammare la prostata.
Non guidare a lungo
Stare a lungo alla guida di un veicolo obbliga a restare nella stessa posizione per molto tempo, favorendo la comparsa di una prostatite a causa di un ristagno di sangue, che provoca un aumento della pressione venosa attorno alla ghiandola. Per ovviare a questo inconveniente, basta fermarsi ogni tanto cinque minuti, per sgranchirsi le gambe.
Riposo a letto
Se la prostatite è in fase acuta è consigliabile il riposo a letto, fino a quando non passa la crisi.
La disintossicazione intestinale: combattere la stitichezza, colite, sindrome del colon irritabile, diarrea, emorroidi per una prostata sana
Se si soffre di prostatite è importante curare la regolarità intestinale. Prostata e intestino sono molto vicini e se il colon è infiammato o sovraccarico di scorie, la prostata ne risente subito, peggiorando la sintomatologia: spesso l’infiammazione della prostata è proprio la conseguenza del passaggio di microrganismi attraverso le feci che ristagnano nell’ultima parte dell’intestino.
Il risultato migliore si ottiene con la disintossicazione intestinale. Leggi qui maggiori informazioni.
La ginnastica pelvica (o ginnastica intima, o esercizi di Kegel) che aiutano in caso di prostatite
Un aspetto fondamentale per mantenere la prostata sana e prevenire la prostatite è eseguire gli esercizi di ginnastica pelvica che hanno lo scopo di stimolare la muscolatura vicina alla prostata (il pavimento pelvico). Sono esercizi che non devono essere eseguiti in fase acuta ma quando la prostatite migliora, per evitare che si ripresenti, o come prevenzione.
Purtroppo questi esercizi sono poco conosciuti. Anche gli uomini che praticano regolarmente attività fisica spesso non sanno che esistono degli esercizi specifici per mantenere sana e vitale la sfera pelvica, così importante per il benessere sessuale, per la salute della prostata e del sistema urinario.
Se la muscolatura non è tonica, le prestazioni sessuali peggiorano e la prostata non viene ben irrorata. Dal momento che questi esercizi richiedono poco tempo e possono essere fatti ovunque (perché muovo una muscolatura interna) ogni uomo dovrebbe conoscerli e praticarli almeno qualche minuto al giorno, per evitare che la prostata si infiammi e per mantenere la forza delle prestazioni sessuali.
I benefici degli esercizi di ginnastica pelvica sono:
- una migliore elasticità dei tessuti e dei meccanismi che regolano la minzione;
- una migliore irrorazione pelvica e una tonificazione della muscolatura che rigenerano e rivitalizzano la sfera uro-genitale;
- una migliore funzionalità della prostata, che trae grandi benefici dalla tonificazione del pavimento pelvico. Ma anche dal suo rilassamento. Spesso le prostatiti, che colpiscono così frequentemente gli uomini, sono accentuate da una eccessiva rigidità dei muscoli. Eseguendo correttamente gli esercizi di ginnastica pelvica si impara a tonificare e contemporaneamente a rilassare la muscolatura, ottenendo grandi benefici.
I miei esercizi per il benessere della prostata
Mi sono occupata approfonditamente degli esercizi per il benessere del pavimento pelvico e degli organi coinvolti, tra cui la prostata. Se vuoi imparare da subito come di fare guarda i video gratuiti, che ho preparato per tutti gli uomini interessati al loro benessere.
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- Andropausa
Per te che hai letto l’articolo
Spero che l’articolo che ho scritto ti abbia dato delle informazioni utili.
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Un saluto
Simona Oberhammer