Ti è mai capitato di provare forti dolori durante il rapporto sessuale o a livello dell’area vaginale?
In questo articolo ti spiego quali sono i disagi che si provano quando la pelvi è troppo contratta e come risolvere il problema del pavimento pelvico contratto.
Devi sapere che la muscolatura del bacino, oltre a una mancanza di tono, può andare anche incontro a problemi di rigidità e contrazione eccessiva. È ciò che viene definito come ipertono pelvico, o tensione pelvica.
Molte donne, senza accorgersene, mantengono i muscoli pelvici in ipertono, cioè contratti, persino se hanno muscoli deboli.
Pavimento pelvico “ipertonico” non vuol dire “forte”, vuol dire “rigido”
E questo accade proprio quando i muscoli pelvici sono deboli e perdono la naturale capacità di contrarsi e rilassarsi velocemente: restano così in uno stato di perenne tensione, poiché non riescono ad allentare la contrazione, come farebbe invece una struttura muscolare tonica e sana.
Il bacino è una zona del corpo facilmente soggetta a tensioni ma, mentre riusciamo con facilità a sentire quando una spalla si contrae, o lo stomaco diventa duro, avvertire la stessa tensione al bacino non è altrettanto semplice. E così, quasi senza che ce ne accorgiamo, la zona pelvica si irrigidisce a poco a poco. Le tensioni mai scaricate si sedimentano e si cronicizzano: il risultato è una pelvi eccessivamente contratta.
Il pavimento pelvico contratto causa vaginismo,dispareunia e vulvodinia
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Se con il corpo rilassato i muscoli sono morbidi ed elastici al tocco, in caso di tensione invece i muscoli del pavimento pelvico diventano rigidi. Quando c’è contrazione muscolare a livello pelvico, questa parte è più bloccata.
Le conseguenze sono:
- irrigidimento, con perdita di sensibilità
- stasi circolatoria e linfatica, con congestione
- blocco energetico.
Una contrazione pelvica protratta può causare o aggravare diverse disfunzioni: cistiti, dolori mestruali, stitichezza ed emorroidi. Anche il rapporto sessuale può diventare più difficile, la penetrazione fastidiosa e sgradevole. Guarda qui una serie di video gratuiti sui i disturbi e le malattie causate da un pavimento pelvico contratto.
La “Spastic Pelvic Floor Syndrome”: quanto la tensione pelvica è troppa
Se la tensione è forte, prende il nome di “Spastic Pelvic Floor Syndrome” cioè la sindrome del pavimento pelvico spastico, o comunque disfunzionale: la muscolatura pelvica, specialmente il muscolo elevatore dell’ano, è fortemente contratta.
Vaginismo e dispareunia: non c’è sessualità con troppa tensione
Il vaginismo: la contrazione involontaria dei muscoli
Una eccessiva contrazione del pavimento pelvico può anche causare vaginismo, cioè uno spasmo dei muscoli pelvici che rende impossibile la penetrazione. Si manifesta con una contrazione involontaria dei muscoli costrittori della vagina.
Nelle fasi di eccitazione sessuale, invece di rilassarsi o distendersi i muscoli fanno l’opposto: si contraggono e si irrigidiscono.
Nel vaginismo la tensione pelvica è così forte che ogni tentativo di penetrazione – o anche l’introduzione dello speculum durante una visita ginecologica, o di un tampone interno – provoca l’irrigidimento immediato dei muscoli della pelvi, insieme a quelli dell’addome e delle cosce.
Le cause del vaginismo sono di origine psicogena. Non ci sono alterazioni anatomiche o funzionali che giustifichino questo spasmo muscolare. Il muscolo più coinvolto è soprattutto l’elevatore dell’ano, la cui contrazione s’irradia poi agli altri, sino a provocare la chiusura della vagina.
La dispareunia: il dolore genitale durante il rapporto
Un altro disturbo che in certi casi può essere collegato alla tensione pelvica è la dispareunia, cioè un dolore genitale persistente e ricorrente associato al rapporto sessuale.
Si può avvertire sia nella stimolazione preliminare che durante la penetrazione. Oppure, in alcuni casi, anche dopo.
Il dolore può essere superficiale e localizzato nell’area vulvare, cioè in corrispondenza delle grandi e piccole labbra, della parte esterna della vagina e della clitoride. Oppure si avverte più nel profondo, all’interno del canale vaginale.
Le cause della dispareunia sono quasi sempre psicologiche, ma a volte possono essere anche organiche come ad esempio: infezioni e irritazioni vaginali interne o esterne, imene perforato o rigido, traumi da interventi chirurgici o da parto, patologie pelviche o perineali, emorroidi.
Questo disturbo rende il rapporto sessuale spiacevole e fastidioso.
I sintomi della dispareunia sono: bruciore, pizzicore, gonfiore, tensione, secchezza delle mucose e un’estrema sensibilità al contatto.
Vaginismo e dispareunia: le differenze
Benché vaginismo e dispareunia siano piuttosto simili, c’è però differenza tra i due disturbi.
Nel vaginismo il dolore si manifesta a causa della contrattura muscolare: quando le pareti vaginali avvertono la spinta della penetrazione, i muscoli pelvici reagiscono contraendosi spasmodicamente.
Nella dispareunia invece il sintomo doloroso può accompagnare tutte le fasi del rapporto sessuale e non dipende sempre e solo da una contrattura muscolare.
Un’altra differenza consiste nel fatto che nella dispareunia la penetrazione è possibile, anche se il rapporto può essere spiacevole e molto doloroso.
Nel vaginismo invece è come se il pene trovasse un muro all’ingresso della vagina, nel momento in cui tenta la penetrazione. È un riflesso incontrollato e può accadere anche in presenza di desiderio sessuale. È una paura anticipatoria della penetrazione. Il corpo reagisce richiudendosi.
Entrambi i disturbi hanno la stessa conseguenza: per paura di un forte dolore fisico si tende a evitare il rapporto sessuale. Il desiderio a poco a poco diminuisce perché il timore di provare dolore supera la sensazione di piacere. Si diventa meno sensibili agli stimoli e non si riesce a raggiungere l’orgasmo.
Pavimento pelvico ipertonico: quali sono le cause?
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Le tensioni pelviche possono essere causate da posizioni errate che il nostro corpo assume durante la giornata, mentre lavoriamo, ci spostiamo, o ci rilassiamo.
Per esempio quando incurviamo troppo la schiena sbilanciando il bacino, stringiamo l’inguine, sprofondiamo su sedie e divani comprimendo muscoli e organi. Oppure teniamo le gambe accavallate e contratte per lungo tempo.
Queste sono alcune delle cause, ma vi sono anche motivi psichici: sono spesso i blocchi emozionali a provocare tensioni nella zona pelvica.
La psiche infatti, influisce notevolmente su questa parte del corpo.
Pavimento pelvico rigido, le discipline a rischio: danza del ventre, yoga ed esercizi di Kegel
Esiste poi anche una causa più “tecnica”, che spesso riscontro nelle donne che esercitano i muscoli pelvici in modo troppo forzato: per esempio in quelle che eseguono la ginnastica pelvica senza un metodo sicuro oppure in quelle che praticano la danza del ventre.
Le tecniche di questa danza vengono infatti spesso effettuate senza gli esercizi preparatori e conclusivi, per sciogliere e rilassare l’area pelvica.
Conseguenza: il pavimento pelvico, dopo un certo tempo, viene percepito fortemente contratto. Alcune donne condividono: «Lo sento come un “blocco”, teso e duro».
Ciò è dovuto all’eccesso di stimolo che, anziché migliorare la situazione, la peggiora.
La stessa cosa può succedere con certi esercizi di yoga direzionati al pavimento pelvico, se applicati con esagerazione. Contrazioni eccessive, o ravvicinate, senza pause adeguate tra l’una e l’altra, possono portare ad una iperattività dei muscoli pelvici.
Come conseguenza l’entrata vaginale si restringe, causando un ostacolo meccanico alla penetrazione. Questa situazione durante la penetrazione determina dolore e la lubrificazione si riduce.
Se la penetrazione avviene comunque, la mucosa vaginale subisce microabrasioni che causano infiammazione locale e possono contribuire all’insorgere della vestibolite vulvare.
Anche gli esercizi di Kegel possono causare irrigidimento e determinare la “dispareunia di Kegel”, ossia dolore durante i rapporti causato da un eccesso di questi esercizi, oppure da un’esecuzione non corretta.
Questa situazione può peggiorare nelle donne giovani, che hanno già un buon tono e non hanno avuto parti per via vaginale.
Il trauma meccanico determinato da un rapporto sessuale in queste condizioni può estendersi alla vescica, provocando cistiti che compaiono uno o due giorni dopo il rapporto.
Rilassare il pavimento pelvico con la Ginnastica Intima
Un metodo che non solo tonifica, ma insegna anche a decontrarre. Imparare a rilassare la muscolatura pelvica, oltre che a tonificarla, è perciò fondamentale.
Per questo motivo gli esercizi di Gymintima, oltre a rafforzare e tonificare i muscoli pelvici, insegnano anche a rilassarli.Saper decontrarre la pelvi può apparire semplice ma in realtà non lo è affatto perché questi muscoli sono difficili da “sentire”. Se non li percepiamo, non riusciamo neppure ad avvertire quando sono tesi.
In Gymintima, a questo scopo sono state elaborate tecniche specifiche per raggiungere con facilità un buon rilassamento del pavimento pelvico (clicca qui per guardare una serie di video gratuiti sull’argomento).
Impara da subito la ginnastica intima: gli esercizi di ginnastica per il benessere femminile
Come naturopata mi sono occupata approfonditamente degli esercizi per il benessere del pavimento pelvico femminile. Se vuoi imparare da subito come fare guarda questa serie di video grauiti che ho preparato
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Per te che hai letto l’articolo
Spero che l’articolo che ho scritto ti abbia dato delle informazioni utili.
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Simona Oberhammer