
La disfunzione erettile è un problema pesante per l’uomo, che però può anche trovare una soluzione.
In questo articolo, come naturopata, ti parlerò della disfunzione erettile in generale e poi ti proporrò un ottimo aiuto per questo disturbo. Si tratta degli esercizi per il pavimento pelvico, una ginnastica davvero utile per questo problema.
La ginnastica pelvica – o ginnastica intima – è conosciuta anche come esercizi di Kegel, ma le tecniche di cui ti parlerò sono molto più complete.
Ogni uomo deve conoscerli, se vuole mantenere al meglio le sue prestazioni sessuali e la funzionalità dell’apparato uro-genitale.
Quando l’erezione è difficile da mantenere
Il disturbo maschile dell’erezione (impotenza sessuale, detto anche disfunzione erettile) è una persistente, o occasionale, incapacità di raggiungere o mantenere l’erezione per un tempo sufficiente al rapporto sessuale.
Le disfunzioni erettili sono molto diffuse e spesso vissute con senso di imbarazzo: agli uomini non fa certo piacere parlarne. E spesso il timore e la vergogna prendono il sopravvento: in gioco c’è la perdita della propria virilità.
Se questo disturbo si presenta occasionalmente non crea troppi problemi. Ma se si ripete, si manifestano una serie di disagi: squilibri emozionali, diminuzione dell’autostima, senso di insicurezza, problematiche nelle relazioni. Molti uomini evitano di parlarne e decidono di intervenire per risolvere il problema solo quando la situazione si è ormai aggravata, oppure si rivolgono ai farmaci.
I farmaci per l’erezione servono?
- Farmaci contro l’impotenza.
- Farmaci contro l’ansia da prestazione.
- Farmaci per potenziare la performance sessuale.
Oggi il ricorso alla magica pillola sembra la soluzione più ovvia, più comoda e più immediata. Ma la realtà è che oltre al successo ci sono anche molti rischi. Tra i vari miracolosi effetti i farmaci nascondono svariate controindicazioni. Specialmente per chi soffre di disturbi cardiaci, ipertensione e per i fumatori.
Se gli uomini per questo disturbo provano di tutto, spesso però tralasciano un intervento molto semplice: l’allenamento pelvico.
Gli esercizi di tonificazione pelvica possono aiutare gli uomini nelle diverse disfunzioni perché non agiscono con uno stimolo temporaneo, come accade nel caso dei farmaci, ma potenziano l’intera struttura anatomica, rendendola più funzionale.
Nella maggioranza dei casi, la costanza nella pratica di esercizi pelvici migliora notevolmente le prestazioni sessuali.
L’allenamento del pavimento pelvico per combattere i disturbi erettili
- «L’orgasmo arrivava sempre troppo presto… Adesso invece, dopo aver imparato la ginnastica pelvica riesco a controllare meglio le varie fasi e i rapporti sono più lunghi e appaganti».
- «Praticando gli esercizi sto ottenendo un maggiore controllo sul meccanismo dell’erezione. Riesco anche a mantenerla più a lungo».
- «Adesso posso avere il pieno controllo del mio corpo».
Sono condivisioni di uomini che utilizzano l’allenamento pelvico per rafforzare la muscolatura. Le tecniche di ginnastica pelvica, o ginnastica intima, migliorano le prestazioni sessuali maschili per quanto riguarda il controllo dell’erezione e dell’eiaculazione. Un’atonia pelvica può infatti influire sulla difficoltà di mantenere il pene eretto, sulla durata della prestazione e sulla capacità di trattenere l’eiaculazione.
Prima di spiegarti meglio cos’è la ginnastica pelvica ti do qualche informazione su cosa è e come si manifesta la disfunzione erettile.
Cos’è l’impotenza e come si manifesta
Generalmente si ritiene che il termine impotenza comprenda tutti i disturbi della sfera sessuale maschile, cioè non solo l’incapacità di avere un’erezione ma anche l’eiaculazione precoce, la mancanza di desiderio e la perdita saltuaria dell’erezione durante il rapporto.
In realtà si può parlare di impotenza o di disfunzione erettiva solo nel caso in cui l’uomo sia sistematicamente nell’impossibilità di iniziare, mantenere e completare un rapporto sessuale, pur desiderandolo. In altre parole, si può parlare di impotenza esclusivamente nel caso in cui la voglia di fare l’amore non riesca a tradursi in un’erezione sufficiente a consentire la penetrazione.
Le diverse forme di impotenza
L’impotenza viene distinta in primaria e secondaria.
- L’impotenza primaria riguarda gli uomini che non sono mai riusciti a sostenere un rapporto sessuale;
- L’impotenza secondaria interessa invece gli uomini che manifestano il problema dopo un periodo, più o meno lungo, di attività sessuale soddisfacente.
Inoltre l’impotenza viene distinta anche in totale e parziale.
- L’impotenza totale è caratterizzata dal pene che non presenta alcuna reazione, nemmeno in seguito a una stimolazione diretta
- L’impotenza parziale invece c’è un certo grado di inturgidimento, anche se insufficiente per permettere di affrontare la penetrazione.
Può succedere a tutti gli uomini di avere una difficoltà erettile, per esempio dopo i 50 anni
A tanti uomini è successo di avere una difficoltà erettile. Quando l’età aumenta, per esempio con l’andropausa, diventa più frequente la possibilità di non riuscire, di tanto in tanto, a ottenere un’erezione, così come perdere qualche volta l’eccitazione durante un rapporto sessuale.
Sono eventi che non vanno drammatizzati. Spesso infatti si tratta di situazioni passeggere. Quando l’uomo invece reagisce male dopo un accaduto del genere e comincia a pensare al peggio, rischia di trasformare un banale inconveniente in un serio problema psicologico che può arrivare davvero a costituire l’anticamera dell’impotenza.
Le cause della disfunzione erettile
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La causa dell’impotenza può avere origine psicologica oppure organica, tuttavia la distinzione tra le due cause non può mai essere assolutamente netta.
Di fatto, anche quando il disturbo compare esclusivamente per motivi di tipo organico (malattie o assunzione di particolari farmaci) l’uomo diventa insicuro e comincia a vivere la sua sessualità nel timore del fallimento, quindi complica il problema con motivi di tipo psicologico.
Le cause psichiche dell’impotenza: impara ad osservare i segni
- Un segno che conferma la natura psicologica del disturbo è la presenza dell’erezione al risveglio. Si tratta della cosiddetta “erezione del mattino”: interessa tutti gli uomini che hanno una buona funzionalità e dipende principalmente dal fatto che nelle prime ore della giornata il testosterone, l’ormone maschile della virilità, si trova nel sangue in quantità più alte rispetto agli altri momenti della giornata.
- In linea di massima, per accertare che la causa sia psichica, le erezioni notturne e quelle mattutine costituiscono, quindi, la prova certa che il problema si può risolvere affrontando psicologicamente il disturbo. Se invece non vengono rilevate erezioni notturne potrebbe essere necessario indagare sulle cause organiche.
Le cause fisiche dell’impotenza
Le cause organiche possono avere quattro tipi di origine:
- vascolare, cioè dipendente da un problema relativo alle arterie o alle vene;
- neurologica, cioè in relazione a un disturbo dei nervi che collegano il cervello con gli organi genitali;
- endocrinologica, cioè dovuta a una carenza di testosterone;
- farmacologica, cioè provocata dall’assunzione di medicine capaci di influire negativamente sul meccanismo dell’erezione.
Come avviene l’erezione: informazioni per comprendere meglio l’efficacia della ginnastica pelvica
E ora ecco alcune informazioni sul meccanismo d’erezione, in modo che tu comprenda meglio come la ginnastica pelvica possa aiutarti in questo problema.
L’erezione, dal punto di vista meccanico, si ottiene grazie a un massiccio afflusso di sangue nelle arterie situate nei corpi cavernosi, che si gonfiano. I corpi cavernosi sono i due cilindri, posti all’interno del pene, in cui appunto affluisce il sangue che consente al pene di inturgidirsi. Le vene invece permettono che il sangue defluisca dal pene al termine dell’erezione.
Il mantenimento dell’erezione dipende, invece, da un sofisticato congegno che consente al sangue di rimanere nei corpi cavernosi per tutto il tempo necessario allo svolgimento del rapporto sessuale .
Per ottenere questa reazione da parte del pene è indispensabile che il cervello interpreti come stimoli erotici determinate sensazioni che lo raggiungono attraverso i cinque sensi. Se il cervello non percepisce come erotica la stimolazione, qualunque essa sia, l’erezione non si verifica oppure non riesce a essere mantenuta.
Come funziona la ginnastica pelvica (o ginnastica intima) in caso di disturbi d’erezione
Il movimento di contrazione del pavimento pelvico è lo stesso movimento che viene inconsciamente fatto in modo del tutto automatico durante l’erezione. Gli esercizi di ginnastica intima rappresentano quindi un importante stimolatore della potenza sessuale.
Nella parte anteriore del bacino maschile si trovano in abbondanza i muscoli erettili. Sono quei muscoli che vengono per esempio utilizzati quando un uomo è in grado di muovere coscientemente il pene: sono proprio le fasce muscolari del pavimento pelvico che intervengono.
Più precisamente, il pavimento pelvico nell’uomo corrisponde alla parte dove affonda la radice del pene e da cui si irradiano tutte le sensazioni nella zona circostante, che comprende la zona anale, il lato interno delle cosce e le natiche.
In diversi casi, quando si presentano problemi legati all’erezione, si nota un forte calo del tono muscolare pelvico. Aumentando il vigore di questi muscoli si aiuta il meccanismo erettivo. Ma non solo. Una migliore tonicità dei muscoli pelvici aumenta anche l’ossigenazione dei tessuti e la circolazione sanguigna, due elementi fondamentali per migliorare la qualità dell’erezione. Vediamo perché.
L’afflusso di sangue: il pene rigido
Il pene è un organo particolare. Ha una struttura anatomica formata in gran parte da tessuti vascolari, ossia da una rete di vasi sanguigni comunicanti tra loro, dotati di ampie cavità. Se in fase di eccitazione riesce a modificare così vistosamente la sua misura e la sua consistenza è proprio grazie a questa singolare caratteristica. Anche la capacità di erezione dipende – dal punto di vista fisiologico – dall’efficienza della circolazione sanguigna in questa zona.
L’asta del pene è formata principalmente da tre cilindri: quando il pene è in erezione si possono avvertire al tatto. Due di essi si trovano sul lato destro e sinistro del pene: sono i corpi cavernosi. L’altro, si trova nella parte inferiore: è il corpo spongioso, che circonda l’uretra. Con il pene in erezione si distingue facilmente: è il rilievo che, nella parte centrale, lo percorre in tutta la sua lunghezza.
Al corpo spongioso dell’uretra appartiene la parte terminale del pene, la più sensibile: il glande. È solcato da una piccola apertura, il meato uretrale, da cui viene emessa l’urina. E da cui fuoriesce il liquido seminale, al momento dell’eiaculazione. Tutti e tre i cilindri che formano il pene sono costituiti di tessuto cavernoso e tenuti insieme da fibre connettive. Esternamente sono avvolti dalla cute, che allo stato di riposo forma alla sommità una piega: è il prepuzio che ricopre il glande, la punta del pene.
Se il principale tessuto da cui è costituito il pene si chiama “cavernoso” c’è un motivo. Perché è formato da tante “caverne”, cioè una notevole quantità di spazi venosi che nelle fasi di eccitazione sessuale si riempiono di sangue e portano all’inturgidimento. Il sangue arriva in gran quantità ai corpi cavernosi attraverso l’arteria profonda del pene, situata al centro, e poi attraverso una fitta rete di rami minori. In condizioni di rilassamento la muscolatura vasale liscia blocca i piccoli rami arteriosi. Invece, quando il sistema nervoso parasimpatico entra in azione -suscitando il meccanismo erettivo- la muscolatura vasale si rilascia e il sangue, ad alta pressione, si riversa nei corpi cavernosi del pene determinando la sua rigidità.
L’erezione è quindi il risultato di una serie di stimoli fisici e psicologici. I neurotrasmettitori – le sostanze che svolgono l’azione di mediatori chimici nella trasmissione degli impulsi nervosi tra una cellula e l’altra – viaggiano lungo i circuiti che innescano il meccanismo erettile. Partono dal cervello e coinvolgono il sistema circolatorio. Si attiva così l’afflusso arterioso in questa zona. La particolare struttura del pene fa sì che tutto il processo avvenga in tempi molto brevi: l’erezione è questione di pochi secondi.
I veri elementi erettili del pene sono quindi i corpi cavernosi: più sangue affluisce all’interno di questi canali, più il pene acquista spessore, turgore e rigidità. L’irrigidimento ottenuto durante l’erezione non dipende però solo dall’aumento fisiologico di flusso ematico, ma anche dalla pressione che si crea nel pene tra la rete vascolare e il tessuto connettivo che lo riveste, la tunica albuginea, una specie di guaina di tessuto fibroso e poco elastico. È questa guaina che blocca il ritorno venoso e permette al pene di mantenere una completa rigidità.
Perché la funzione erettiva del pene possa compiersi al meglio, l’integrità e l’elasticità del sistema arterioso è molto importante. Ma è importante anche l’azione svolta dal tessuto connettivale di rivestimento.
Un’erezione ottimale è quindi il risultato di un delicato equilibrio: l’aumento della circolazione interna da una parte, e la resistenza offerta dalla guaina esterna dall’altra.
Una erezione debole spesso è causata da uno scarso afflusso di sangue nei corpi cavernosi. Aumentando la portata circolatoria, l’erezione aumenta di conseguenza. Molto dipende dalla capacità di riempimento dei tessuti del pene.
Che aiuto può svolgere la ginnastica intima?
Con i suoi esercizi di tonificazione pelvica agisce rinforzando il tessuto spugnoso del pene. Che, proprio come una spugna, è in grado di incamerare il sangue in arrivo. Più le strutture sono forti ed elastiche, più aumenta la capacità di distendersi alla pressione e assorbire sangue. E, di conseguenza, l’erezione avviene con più facilità.
I muscoli del pavimento pelvico giocano quindi un ruolo molto importante nell’attività sessuale: quando sono forti e ben allenati aiutano il pene a mantenere lo strato erettivo più a lungo.
Anche se il pene non è un muscolo in senso stretto, risente favorevolmente del potenziamento delle strutture muscolari che lo circondano. In particolare, quando si contraggono i muscoli pelvici bulbocavernoso e ischiocavernoso si produce un aumento della pressione interna, che agisce sull’erezione. La contrazione muscolare pelvica forza il flusso di sangue all’interno del pene e aumenta la pressione intracavernosa.
Gli esercizi di potenziamento pelvico agiscono sia sul livello di rigidità raggiunto che sulla durata dell’erezione.
Erezioni immediate e durature – è ovvio – non dipendono solo dal tono muscolare. La sessualità maschile, come quella femminile, è una sofisticata miscela di impulsi nervosi, percezioni sensoriali, immagini, ricordi e stimoli psichici. Ma in molti casi la tonicità della muscolatura pelvica offre un aiuto considerevole. È un effetto riscontrabile ad ogni età. Quando il corpo viene potenziato dall’allenamento, dopo un certo periodo il muscolo diventa più tonico e forte. Come tutti gli allenamenti eseguiti sui vari fasci muscolari, anche quello eseguito sul pavimento pelvico – oltre a rinforzare – determina un aumento di volume: le cellule si rinnovano più velocemente e appaiono più grosse e trofiche. Accade lo stesso con il pene.
Un programma di allenamento mirato sulla muscolatura pelvica determina quindi un aumento di tono. Le tecniche di ginnastica intima, inoltre, alternando ritmicamente la contrazione al rilassamento, riattivano la circolazione dell’intera area del bacino. Tutti gli organi beneficiano di questa irrorazione che libera i tessuti da tossine stagnanti e li rivitalizza, pompando nei vasi sangue ricco di ossigeno.
La fortificazione del pene
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E ora una specifica importante. Molti testi che descrivono gli esercizi pelvici elencano tra i risultati l’aumento delle dimensioni del pene. In realtà il pene non è propriamente un muscolo, quindi non si può parlare di ingrossamento e aumento di volume. Quest’organo è formato infatti in gran parte da tessuti spugnosi e ricchi di cavità, in grado di riempirsi di sangue durante l’eccitazione, modificando così le sue misure: è questo processo che dà l’effetto di un pene visibilmente più grande.
Attorno all’organo sessuale, però, sono situati i muscoli pelvici. Sono queste le aree anatomiche in grado di svilupparsi e potenziarsi. Facendo lavorare questi muscoli, l’effetto d’ingrandimento e tonicità diventa visibile anche a livello del pene, che appare più forte, potente e robusto.
Potenza in aumento: imparare il controllo sessuale
Con la ginnastica intima si diventa più capaci di rapporti sessuali più lunghi, di erezioni più durature, di eiaculazioni tenute sotto controllo, di orgasmi più intensi. Quando si effettuano gli esercizi pelvici – anche se lo scopo è mirato a risolvere un disturbo o una disfunzione – l’effetto che si ottiene è più esteso: tutta l’area del bacino è stimolata beneficamente. Il trofismo dei tessuti interni, l’aumento dello strato muscolare e la migliore vascolarizzazione incrementano positivamente ogni aspetto legato alle funzioni sessuali. Ma anche a quelle psichiche.
Quando infatti un uomo vive una disfunzione sessuale, sente la virilità venire a meno. Sente che qualcosa sfugge alla sua volontà. Qualcosa di veramente importante, legato alla percezione di sé come uomo. Insieme si mescolano pensieri negativi, che coinvolgono vari aspetti della propria personalità. Una disfunzione sessuale per il mondo maschile è spesso un motivo per perdere fiducia nelle proprie capacità, per non credere nei propri mezzi. È la sicurezza in se stesso che viene messa in gioco. E molte volte si fa strada l’idea che il problema non si può superare.
Le tecniche di ginnastica intima hanno lo scopo di aiutare a ristabilire la connessione con la propria energia maschile.
Lavorare sulla stimolazione pelvica è quindi un modo naturale per aumentare la propria virilità e la propria potenza. Si lavora anche sullo stato di percezione e di consapevolezza corporea. La stimolazione creata sulla muscolatura pelvica favorisce il recupero di una percezione fisica che rende qualitativamente migliore ogni esperienza sessuale. Assumendo man mano il controllo del proprio corpo aumenta anche l’autostima.
La ginnastica pelvica è quindi indicata per i diversi disturbi sessuali.
Ma è altrettanto indicata anche per chi non ne soffre. Per potenziare ulteriormente le proprie capacità. Dovrebbe essere parte di uno stile di vita sano.
I miei esercizi per il benessere pelvico
Mi sono occupata approfonditamente degli esercizi per il benessere del pavimento pelvico e delle disfunzioni coinvolte.
Stiamo parlando di un vero e proprio programma di attività fisica, come quello che si imposterebbe volendo dedicarsi alla tonificazione e allo sviluppo delle altre parti del corpo. Addominali scolpiti, dorsali sviluppati, bicipiti e tricipiti forti sono il risultato di un allenamento sistematico. Lo stesso accade con i muscoli pelvici. E non è nemmeno necessario troppo tempo: il pavimento pelvico risponde in fretta all’allenamento.
La ginnastica intima è una ginnastica che ogni uomo dovrebbe conoscere perché non ha senso avere un corpo allenato e muscoli pelvici deboli: sono proprio questi i muscoli maggiorante legati alla mascolinità.
Se vuoi imparare da subito come fare, clicca qui per guardare una serie di video gratuiti che ho preparato per tutti gli uomini interessati al loro benessere.
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Per te che hai letto l’articolo
Spero che l’articolo che ho scritto ti abbia dato delle informazioni utili.
Mi farebbe molto piacere ricevere un tuo commento. Mi aiuta nel proseguire il mio lavoro di diffusione di nuovi modi per stare bene e vivere serenamente.
Ti ringrazio inoltre se vorrai condividere questo articolo sui social.
Un saluto
Simona Oberhammer